L’equilibrio tra le lotte e la solidarietà pratica è una delle questioni principali – e forse più difficili – che il movimento antirazzista affronta. Abbiamo rischiato in passato e continuiamo a rischiare, con centri sociali, scuole di solidarietà, cucine di solidarietà, alloggiamento occupato per i rifugiati etc.

Abbiamo incontrato un tale rischio difficile 7 anni fa con il Rifugio Rifugiato di Salonicco (via Siatistis). Questo rifugio per i rifugiati è stato l’unico alloggio per rifugiati a Salonicco per diversi anni fino al gennaio 2010, quando ha chiuso inaspettatamente. A quel punto non abbiamo avuto altra scelta tranne entrare e mantenere vivo il Rifugio, dato che eravamo quelli che richiedevano ospitalità per i rifugiati. Il rifugio per i rifugiati ha funzionato abbastanza esemplarmente, gestito dalla paritetica di inquilini e attivisti, per circa un anno. Sostegno e materiale del rifugio si basavano solo sulla Iniziativa Antirazzista e la solidarietà di decine di altre persone e collettivi, che offrivano il lavoro volontario, elementi di primo soccorso e di finanziamenti. In seguito, l’Iniziativa Antirazzista si è dimesso dalla co-gestione del Rifugio, dato che fin dal primo momento la nostra decisione è stata quella di un sostegno temporaneo, finché il Rifugio non ritorna a uno schema di finanziamento e di gestione pubblica. Tuttavia, questo non era il caso e, entro la fine del 2014, il Rifugio è stato chiuso in modo permanente e gli ultimi inquilini sono stati trasferiti agli appartamenti.

Prendendo questo rischio, abbiamo guadagnato molto: compagni, esperienza e gioia. Gli inquilini hanno anche guadagnato, come hanno trovato rifugio e sostegno. Tuttavia, un problema enorme è rimasto: un debito di 85.000 euro. Nell’estate del 2010, il Power Corporation pubblica (PPC, o DEI in greco) ha fermato l’alimentazione. Nonostante i continui sforz,ricollegarsi alla rete era tecnicamente impossibile. Nel frattempo, nessuna istituzione pubblica ha accettato di occuparsi del problema. Quindi l’unica soluzione, affinché gli inquilini non diventassero senza tetto, era di portare il collegamento elettrico nell’entità giuridica che rappresenta il Centro Sociale / Luoghi di Migranti (Steki). Nel frattempo, dal 2010 al 2014, anche se eravamo ben consapevoli del fatto che ci fossero stati addebitati i bollettini elettrici, non potevamo chiedere una disconnessione finché ci fossero ancora rifugiati, famiglie e bambini alloggiati all’interno dell’edificio. Quando il rifugio per i rifugiati alla fine è stato evacuato dagli inquilini e ci siamo fermati l’alimentatore, il PPC ha trasferito il debito del Shelter per i rifugiati alla fattura del Centro Sociale (Steki) e, nonostante i nostri interventi costanti, ci è stato reso chiaro che non c’è alcuna possibilità di annullare tale debito. Di conseguenza, se non lo restituiamo, il Centro Sociale sarà chiuso, senza che ciò ci garantisca di eliminare il debito. Inoltre, stiamo sperimentando anche una sconfitta politica dell’Iniziativa Antirazista di Salonicco e dei movimenti di solidarietà.

Di fronte a queste minacce, abbiamo deciso di riconoscere il debito e di richiedere l’arrangiamento del rimborso: rate mensili di € 1.200. Da un anno abbiamo creato una campagna per il sostegno finanziario e per la prima volta nella nostra storia abbiamo chiesto collettivi solidali, compagni e amici per aiutarci attraverso #KeepStekiPluggedIn. Abbiamo anche chiarito che solo per questo motivo accetteremo denaro dallo Stato e da altre parti interessate, nonostante sia la decisione statale di Steki e dell’Iniziativa antirazzista di non accettare alcun finanziamento privato o statale per le loro attività. Tuttavia, questo debito non è la nostra colpa e l’unico modo possibile per chiunque condividi la responsabilità di contribuire è attraverso il nostro conto. Pertanto, abbiamo deciso che qualsiasi donazione sarà pubblicata e, naturalmente, sarà diretta solo al pagamento del debito.

Un anno dopo pubbliciamo il primo rapporto finanziario della nostra campagna. Durante questo periodo abbiamo ricevuto € 15.000 da “Solidarietà per tutti”, € 1.200 da Autorità portuale di Salonicco, € 2.400 da Hellenic Petroleum, € 1.000 dall’associazione dei dottori ospedalieri a Salonicco, € 1.200 dalla Clinica sociale solidale di Salonicco, € 300 da “Asamblea apoyo migrantes Salamanca”, € 300 da compagni del Paese Basco, € 150 dai centri sociali portoghesi, € 280 dal sito RedNoteBook, € 420 dalla Rete Radicale Sinistra, € 2.600 dai contributi individuali e € 2.800 dal nostro crowdfunding pagina web a keepstekipluggedin.com. Dal totale di 27.668 euro, sono già stati versati 12 rate (14.400 euro) e 7.000 euro in interessi. A questo punto dobbiamo sottolineare che per nessun altro motivo accetteremmo mai alcuni dei quelli importi, come quelli provenienti da società, ad eccezione del rimborso del debito del rifugiato.

In conclusione, siamo ancora plugged-in e continuiamo a mantenere la lotta, ma abbiamo ancora bisogno della solidarietà di tutti voi:

– Visita la pagina web di keepstekipluggedin.com e fai una donazione attraverso la nostra piattaforma crowdfunding. Ogni importo, addirittura due o cinque euro, è prezioso e incoraggiante per noi. Puoi anche ripetere queste donazioni quando possibile per te.
– Contattaci per un abbonamento regolare tramite un ordine bancario.
– Diffondi questo messaggio ovunque e quando lo puoi.
– Organizzare nei tuoi centri sociali, le tue aree, i quartieri e le città un evento per il sostegno finanziario di Steki.
– Partecipa ai nostri eventi a Salonicco a partire dalla prossima domenica 12 novembre, dalle ore 19.00 e da Steki (Ermou 23).

Questo evento si apre con una presentazione del progetto Rifugio Shelter e della campagna #KepStekiPluggedIn, insieme ad una presentazione per City Plaza squat, la nuova iniziativa per l’alloggio di rifugiati ad Atene. Sarà seguito un concerto di “Pleeri Ntaksi”, accompagnato da un bazar di contributo gratuito (come dipinti, libri, dischi, abiti e così via) per il sostegno finanziario della campagna.

Centro Sociale – Luogo degli immigrati (Steki)
Via Ermou 23, Salonicco
socialcenter.gr