Negli ultimi mesi, l’Iniziativa anti-razzista di Salonicco e il Centro sociale dei migranti [Στέκι Μεταναστών, Steki Metanaston, letteralmente significa “Ritrovo dei migranti”, ndt] sono sotto minaccia di chiusura a causa di un debito maturato molto tempo fa. Si tratta di soldi che un vecchio progretto che ormai non esiste più, un centro d’accoglienza autogestito dai rifugiati, deve alla compagnia pubblica dell’energia DEI (85.000€) e alla Municipalità di Salonicco (5.000€). L’iniziativa anti-razzista e Steki hanno sopportato il peso di questo debito per 6 anni, da quando l’unico riparo per rifugiati nella città di Salonicco era minacciato di chiusura.
A quel tempo, offrimmo la nostra entità associativa formale per intestare i costi dell’elettricità del centro d’accoglienza autogestito. Questa era l’unica soluzione possibile nell’immediato per mantenere l’operatività dello spazio ed evitare che i rifugiati diventassero senza tetto. Nel testo che segue descriviamo i punti chiave di quel duro ma importante sforzo di solidarietà per organizzare un riparo per rifugiati, così come la nostra proposta per affrontare questo debito vergognoso.